Corte Europea per i Diritti dell’Uomo: l’abuso dell’amministrazione di sostegno viola l’art. 8 CEDU.

Con l’interessante sentenza del 6.07.2023 la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha recentemente statuito che vi è stata violazione dell’art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita privata e familiare) per effetto dell’abuso, da parte delle autorità italiane, dell’istituto dell’amministrazione di sostegno.

Il caso trae origine dal ricovero in una RSA di un anziano avvenuto su richiesta dell’Amministratore di Sostegno nominato dal Tribunale. A seguito di tale ricovero l’anziano è rimasto completamente isolato per circa tre anni in quanto impossibilitato a comunicare con familiari ed amici se non per il tramite dell’Amministratore di Sostegno o dietro autorizzazione del giudice tutelare.

La Corte ha osservato che, pur avendo le autorità italiane agito al fine di perseguire l’obiettivo legittimo di proteggere il benessere del beneficiario in ragione della sua condizione di prodigalità e di indebolimento fisico e mentale, hanno adottato misure gravi e non proporzionate rispetto alle circostanze individuali, superando così il proprio margine di apprezzamento.

Inoltre la Corte ha affermato che, nel caso di specie, le autorità hanno, altresì, abusato della flessibilità dello strumento dell’amministrazione di sostegno per perseguire finalità che la legge italiana assegna, entro limiti rigorosi, al trattamento sanitario obbligatorio.

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